Le vacanze natalizie rappresentano il momento perfetto per rilassarsi e dedicarsi a qualche visita culturale. Quest’anno, la meta scelta è stata Verona, una città ricca di storia, arte e architettura. Tra le numerose meraviglie che offre, una delle più affascinanti è la Chiesa di San Fermo Maggiore, un capolavoro architettonico che fa parte del complesso delle “quattro chiese storiche” della città, insieme al Duomo, alla Basilica di San Zeno e alla Chiesa di Santa Anastasia.
Le origini della Chiesa di San Fermo Maggiore
Situata sulla riva del fiume Adige, poco fuori dalla Porta Leoni, la chiesa sorge nel luogo dove, secondo la tradizione, nel 304 subirono il martirio i santi Fermo e Rustico. Per onorarne la memoria, nel V secolo venne edificata una prima chiesa, dove nel 765 il vescovo di Verona, Sant’Annone, depose le loro reliquie.
Un’architettura unica: due chiese sovrapposte
San Fermo Maggiore è una delle costruzioni religiose più originali della città, poiché si compone di due chiese sovrapposte: la chiesa inferiore in stile romanico e quella superiore in stile gotico. Tra il 1065 e il 1143, i Benedettini demolirono la precedente struttura paleocristiana, costruendo una chiesa a due livelli: quello inferiore per custodire le reliquie e quello superiore per le celebrazioni con il popolo.
Nel 1261, i Francescani sostituirono i Benedettini, mantenendo intatta la chiesa inferiore e trasformando quella superiore secondo lo stile gotico, introdotto in Italia proprio dall’Ordine dei Frati Minori. Il complesso religioso fu completato intorno al 1350, con l’aggiunta di altari, cappelle e monumenti funebri.
Chiesa di San Fermo Maggiore: le caratteristiche architettoniche e artistiche
Nel 1759, per proteggere le reliquie dei martiri dalle alluvioni dell’Adige, il sarcofago fu collocato al centro del nuovo altare maggiore della chiesa superiore. Tuttavia, nel 1807, a seguito dell’occupazione napoleonica, i Francescani furono costretti ad abbandonare San Fermo.




La chiesa inferiore: un’atmosfera mistica
La chiesa inferiore conserva il suo stile romanico cluniacense, caratterizzato da un’illuminazione soffusa che invita alla meditazione. La pianta è a croce latina, con tre navate divise da pilastri centrali, necessari per sostenere la chiesa superiore. Nella parte centrale si trova un pregevole crocifisso ligneo del XV secolo.
L’originario impianto benedettino è ancora visibile nelle volte a crociera, nella quadripartizione delle navate e negli affreschi del XII e XIII secolo, oltre al simbolo benedettino del “fiore a sei petali” inscritto nel cerchio, considerato un emblema di Cristo Risorto.
La chiesa superiore: un capolavoro gotico
Salendo nella chiesa superiore, l’elemento che colpisce immediatamente è l’imponente soffitto ligneo a carena di nave capovolta, decorato con due file di santi dipinti su 416 tavolette del XIV secolo. Le pareti, un tempo interamente affrescate, conservano ancora capolavori della pittura veneta del Trecento e Quattrocento.
Uno degli elementi più suggestivi è il Mausoleo Brenzoni, un monumento funebre che fonde perfettamente pittura e scultura. La decorazione pittorica, realizzata da Pisanello nel 1416, si combina armoniosamente con la struttura scultorea di Nanni di Bartolo, allievo di Donatello. La particolarità del mausoleo è la sua scenografia teatrale, con una tenda sollevata da angeli, che conferisce un effetto prospettico straordinario.
Perché visitare San Fermo Maggiore?
Se stai pianificando una visita a Verona, la Chiesa di San Fermo Maggiore è una tappa imperdibile. La sua doppia struttura, la ricchezza artistica e la sua storia millenaria la rendono un luogo unico, capace di affascinare ogni visitatore.
Giannamaria Nanà Villata